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Frades: l’impronta sarda di Roberto Paddeu

Il giovane chef celebra la Sardegna con una nuova cucina territoriale che attira curiosi neofiti ed esigenti gourmet.

La storia della Sardegna è da sempre ricca di numerose leggende, che rendono questa regione misteriosamente affascinante. Una di queste riguarda la sua genesi, causata da un atto d’ira della divinità, che divise Tirennide, l’unico grande continente che componeva il nostro pianeta. Qui oggi nasce La Terrazza Frades, un meraviglioso scorcio che ispira le idee di Roberto, lo chef, le mani di Valerio, il mastro pastaio, e la mente di Fabio Paddeu, Restaurant Manager, in una cornice adornata dalle spiagge di Liscia Ruja, Capriccioli e Cala di Volpe, ma soprattutto dalle granitiche isole di Tavolara, Mortorio e Soffi.

Roberto ama proporre crudi di pesce di altissima qualità, come un’elegante ricciola marinata che viene rispettata dal delicato prosciutto di Fonni, la dolcezza dei fichi e l’acidità della salsa teriyaki al mirto; oppure raffinati cotti come un’ombrina alla plancia, cozze di Olbia e un finocchietto che profuma un gusto bilanciato; o ancora delle lorighittas, degli anelli di semola di grano duro intrecciato a mano, la cui lavorazione permette di concentrare il gusto di una bisque di gamberi rossi di Golfo Aranci, che vengono marinati e adagiati a crudo, componendo una guarnizione cromatica molto viva.

Roberto Paddeu, che sia in centro a Milano o affacciato alla Costa Smeralda, diverte e fa divertire con la sua nuova cucina territoriale, destinata, come la sua amata regione, a lasciare un’impronta tra i giovani talenti d’Italia.

Estratto di "Frades: l’impronta sarda di Roberto Paddeu", di Elio Ciconte, nel N° 43 di ItaliaSquisita

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