È una chicca rara, una forma rocciosa internamente bianca venata di zone blu morbide e cremose, saporite e piccanti. Parliamo dello Strachitunt - in dialetto “stracchino rotondo” - un formaggio che appartiene alla famiglia degli stracchini, una delle gemme più rare e preziose delle Prealpi italiane.
Considerato l’antenato di grande pregio del Gorgonzola, viene prodotto tradizionalmente in alta Val Taleggio, nella zona compresa fra le località di Artavaggio, in provincia di Lecco, e Reggetto di Vedeseta, in provincia di Bergamo. È il frutto della tradizione e della straordinaria manualità dei casari di queste zone che per secoli si sono tramandati la ricetta di un formaggio unico, a latte crudo lavorato con due cagliate che nasce dalle vacche brune locali, libere di pascolare sugli alpeggi, nutrendosi di erbe e fiori delle montagne.
Anticamente veniva prodotto nelle casere di montagna dove l’ambiente era particolarmente adatto alla maturazione dei formaggi molli. Grazie alla tenacia e alla passione di alcuni produttori che hanno voluto mantenere vive le più antiche e caratteristiche tradizioni della terra bergamasca, possiamo ancora oggi assaporare questi antichi sapori.
Oggi lo Strachitund è molto apprezzato per il suo caratteristico sapore e gusto e, pur essendo prodotto con maggiore continuità, resta sempre un prodotto di nicchia. Ogni forma è un capolavoro artigianale: nella pasta si formano naturalmente quelle muffe che alla bontà e genuinità del prodotto aggiungono, con l'affinamento, la giusta piccantezza.
Ottimo formaggio da tavola da gustare con il pane rustico, lo Strachitunt ha grandi potenzialità da esprimere anche come ingrediente in cucina. Grazie alla sua morbidezza e alla capacità di fondersi, lo Strachitunt è ideale nei risotti, magari in compagnia dei funghi o lo speck, oppure nella polenta o nelle torte salate o ancora per farcire le lasagne. Infine, consiglio da veri gourmet: Strachitunt e tartufo, ma anche con confetture, noci e miele di montagna.