Food For Future Festival

Da Alba le parole sul futuro sul cibo: chef e produttori a sostegno di Alba Città Creativa Unesco per la Gastronomia.
Essere ad Alba vuol dire parlare di cibo, vuol dire essere immersi profondamente nella cultura gastronomica piemontese, ma anche italiana. È il luogo che più di ogni altro ha saputo sfruttare positivamente il connubio con la gastronomia per crearsi un volto nuovo, sostenibile e rivolto al futuro.
Tanti sono gli eventi che vogliono far crescere ulteriormente il patrimonio dell’Umanità che qui si custodisce, e anche per sostenere Alba come Città Creativa Unesco per la Gastronomia. Ad aggiungersi e non da meno il 25 e il 26 di novembre si è tenuto Food For Future Festival, un festival con talk e confronti sul mondo della cucina, allo scopo di mettere attorno a un tavolo i principali attori delle filiere alimentari e gastronomiche per confrontarsi sul cibo oggi e nel futuro.
Organizzato dal Comune di Alba cosa che l’assessore agli eventi Emanuele Bolla ha fortemente voluto e organizzato da Luciano Tona (chef e testimonial della creatività albese) e Sarah Scaparone, che si poi anche vestita da presentatrice insieme a Domenico Biscardi. Tanti che si sono succeduti: 40 relatori, 11 panel, 9 talk dedicati al Paese ospite (la Francia). Si parla anche francese quindi sono 13 le stelle con la Toque blanche, che testimoniano la forza e l’importanza della cultura transalpina nel mondo del cibo: Regis Marcon, Marius Dufay, Jerome Schilling e Kazuyuki Tanaka per citarne alcuni.
Gli italiani non sono stati da meno: da Enrico Crippa, padrone di casa ad Antonio Ziantoni, Alessandro Negrini, Silvio Salmoiraghi e Alessandro Gavagna, per citarne alcuni che paiono una buona presentazione della creatività del Paese ospitante.
La location è il teatro sociale di Alba, trasformato per l’occasione con il parterre che alterna le poltrone rosse ai tavoli con lenzuola bianche, dando l’idea di una vera e propria sala della gastronomia.
È un talk attorno al tavolo, il format, che per fortuna ha scelto di dare importanza a idee e parole e mettere per una volta in secondo piano i fornelli e i piatti: 10-15 minuti a testa per esprimere punti di vista legati al futuro della gastronomia attraverso esempi personali e impressioni.
La gestualità della cucina si rivede e prende forma nei racconti delle sfogline che per decenni hanno ripetuto con lo stesso amore la medesima ricetta
«La pasta va curata, accarezzata, va sempre trattata bene», dice Rina Poletti in una dichiarazione d’amore per la sfoglia ripresa anche da Beppe Rambaldi, chef di Villardora (TO), che ricorda come «la tradizione e le ricette tradizionali nella cucina ci forniscono i mattoncini per costruire la cucina di domani e comunque bisogna sempre ricordarsi che l’Italia è una repubblica fondata sul carboidrato».
Si parla di gesti, come quelli che si mettono in scena nel grande ristorante stellato francese, dove il lusso non è più fine a se stesso, ma espressione di una cultura di territorio, di un patrimonio globale che la cucina non si può racchiudere e rappresentare solo nei suoi piatti, perché come dice Regis Marcon, del suo omonimo ristorante tre stelle Michelin, «30-40 anni fa la ristorazione stellata era per poche persone ricche, ora è aperta a tutti. La ristorazione gourmet è uscita dalle città, per portare il cliente ovunque anche nel mezzo del nulla e fargli conoscere un luogo e un territorio».
L’importanza della cucina nella valorizzazione del territorio è ripresa anche da Boris Harispe, del ristorante l’Abissiou, che sottolinea come i ristoranti di alta cucina «siano un motore potente che influisce sulle pratiche alimentari di tutta la popolazione, proprio come i grandi sarti che con l’alta moda condizionano il prêt-à-porter e il modo di vestire di tutti i giorni. Per noi è la stessa cosa, trasmettiamo delle idee».
Quanta responsabilità e quanta importanza in un piatto apparentemente finalizzato al solo piacere estetico e gustativo. E quanta aspettativa verso il prossimo anno, verso la seconda edizione, per capire davvero dove ci porteranno i piatti dei grandi chef.


di Luca Milanetto
© Copyright 2024. Vertical.it - N.ro Iscrizione ROC 32504 - Privacy policy