In via Melzo, già noto food district in zona Porta Venezia a Milano, Diego Rossi si lancia in una nuova avventura. La scelta del nome è chiara - per non creare confusione con il vincente progetto di Trippa avviato insieme a Pietro Caroli - in trattoria è la cucina la regina è la cucina, si cucinano i piatti della tradizione a prezzi popolari, mentre in osteria si punta sul vino (viniscelti come scrive nell'insegna) e si preparano pietanze fredde o giusto riscaldate. Due attività che non si annullano, ma che vogliono essere complementari.
Sarà un punto di sosta e ristoro, dove si troveranno tartare di cavallo, insalate di nervetti, lingue, cudeghin, conserve, insieme a una ricca selezione di salumi e formaggi da freschi a medio-stagionati. E da bere 3/400 etichette dall’Italia e dal mondo, con un importante pensiero sulle profondità d’annata, e di vignaioli che non usano chimica in vigna o in cantina.
Oltre Diego nella rosa dei moschettieri del 2021 ci sarà Enricomaria Porta, oste e protagonista indiscusso della sala, e Josef Khattabi imprenditore già nel gruppetto dei fautori del distretto di via Melzo con il giapponese Kanpai.
L'apertura è prevista per il mese di marzo, sempre se lo "stillicidio dell'apri e chiudi" (come direbbe Diego Rossi) lo permetterà.
Ristoranti
Diego Rossi e la nuova Osteria alla Concorrenza
Non più trattoria ma osteria. Il noto chef già a capo dei fornelli di Trippa a Milano si lancia in una nuova attività con vineria e cucina.