De Gustibus a Chieri

Chieri è una cittadina di circa 30.000 abitanti, immersa nelle colline a est di Torino, famosa per la grande tradizione tessile e per due vitigni che caratterizzano il suo territorio: la Freisa incompresa e il grande Nebbiolo.
E da qui che si parte, da una nuova insegna nel centro della piccola cittadina, il
De Gustibus. Aperto da Davide Cristaldi e Giulia Mandara all’inizio del 2020, in un periodo certo non fortunato, oggi sta crescendo per entrare nel passaparola dei girovaghi gourmande del cibo.

Davide Cristaldi
, classe ’89, ha scoperto Chieri dopo aver risalito la penisola, partendo da Catania. Si è fatto le ossa in tanti alberghi sui mari italiani, per poi trasferirsi in Piemonte, dove ha trovato anche una compagna di vita e ragioni solide per rimanere sul territorio.
Sulle colline torinesi ha avuto l’occasione di lavorare a Cascina Lautier con Christian Balzo (ora a Piano 35 a Torino), dove ha conosciuto anche la sua attuale socia in affari, Giulia Mandara, che a De Gustibus gestisce magistralmente la sala e la cantina e che, non dimentica del passato da chef, si occupa della pasticceria.
Come sede del proprio ristorante hanno scelto appunto il centro storico di Chieri, in una villetta in stile Liberty di due piani, con una sala molto luminosa in cui sono disposti i circa 30 coperti, a cui si aggiungono altri 20 nel giardino esterno per le giornate più tiepide.

Il menu che propongono spazia dal pesce alla carne, dalla gastronomia piemontese a quella siciliana, a seconda se si scelgono i piatti della tradizione oppure una selezione di creazioni “a mano libera” dello chef, in un mx di sapori regionali di grande interesse.
Gli ingredienti sono scelti con cura e con la stessa cura sono lavorati e uniti nel piatto, come il risotto Carnaroli “Terre Alte Villarboit”, cime di rapa, burrata e cacao, la guancia di maiale brasata, sedano rapa e tartufo nero, il velo di seppia su crema di piselli e gelée di limone, oppure le uova da pascolo di Alessandro Varesio con spinaci, grissini e zafferano.
Semplicità e attenzione al cliente e grande varietà nelle proposte, perché ogni commensale possa sempre trovare il piatto di suo gradimento, senza disputare.

di Luca Milanetto 

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