Chef

Cucinare limitando l’impatto ambientale

Intervista alla foodblogger di ecocucina.org, Lisa Casali, nonché autrice di un bel libro di ricette: “La cucina a impatto (quasi) zero”
Molte le autrici di blog italiani di cucina che si ritagliano il loro spazio virtuale per condividere la primaria passione per il cibo, le ricette e il lavoro ai fornelli. Lisa Casali, foodblogger di ecocucina.org, ha intrapreso la strada di narratrice on-line per un forte interesse per le problematiche ambientali, che ha poi coniugato al richiamo crescente alla sfera culinaria. Da qui, è sorto il progetto del blog di cucina che trasmettesse ai visitatori tutto lo slancio della sua curatrice per una cucina salutare che pesi meno sull’impatto ambientale. Prende così avvio, qualche anno fa, il laboratorio di Lisa che, insieme all’amico Tommaso Fara, sperimenta ricette post-moderne con quello che di solito viene considerato uno scarto (bucce, foglie esterne, gambi legnosi, scorze, lische). I due fautori di questo progetto rivoluzionario scrivono un libro “La cucina a impatto (quasi) zero”, e, nonostante inizialmente non riescano a farlo uscire (pubblicato da Gribaudo in ottobre 2010), continuano a percorrere la loro strada, sicuri di un futuro risvolto positivo. Apre dunque il blog di cucina ecocucina.org il cui obiettivo è quello di sensibilizzare e incuriosire le persone su un concetto di cucina legato al risparmio economico e al risparmio energetico. Il messaggio che Lisa lancia in ogni suo post o ricetta, è legato a semplici regole, anzi chiamiamoli accorgimenti, che ognuno di noi può osservare con uno sforzo minimo: preparare piatti salutari, prediligendo prodotti vegetali, la cui produzione ha un impatto inferiore sull’ambiente; per un maggior risparmio energetico usare la cottura in pentola a pressione, per accorciare i tempi di preparazione degli ingredienti più ostili (come i gambi fibrosi delle verdure); cercare di servirsi della filiera corta, per diminuire l’emissione di gas serra, inserendosi magari in un gruppo GAS al fine di creare un rapporto diretto e di fiducia col produttore; scegliere gli ingredienti rispettando la stagionalità e preferendo una dieta biologica. Questo ultimo punto è fondamentale soprattutto se si pensa che, se si utilizzano le parti esterne dei vegetali, per non avvelenarsi, bisogna scegliere cibi che non siano ricoperti di pesticidi o nitrati e... il biologico fuori stagione non esiste! Dunque piccoli accorgimenti che, però, conducono a scelte di acquisto più consapevoli e critiche. Per scoprire l’ecomondo di Lisa: www.ecocucina.org
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