Il suo bagaglio di esperienze con grandi maestri tra cui Heinz Beck, Mauro Colagreco, Yannick Alléno e Troisgros, fino ad Antonino Cannavacciuolo, Moreno Cedroni e Davide Scabin, nonché al suo trionfo personale e professionale al Ristorante Magnolia dell’Hotel Byron di Forte dei Marmi premiato con una stella Michelin; lo hanno portato alla sua più grande avventura: il ritorno a casa in Costiera Amalfitana.
“Sono felice di tornare a casa e poter iniziare questo nuovo viaggio nella terra dove sono nato e che ha visto sbocciare la mia grande passione per la cucina. Al Caruso, la mia creatività troverà nuove forme di ispirazione, la bellezza sospesa tra cielo, mare e natura, sarà trasferita nel gusto di piatti, espressione di emozioni dell’anima” dichiara lo Chef.
Tratti distintivi della sua creatività sono i prodotti autoctoni e lavorazioni improntate alla semplicità, in cui l’amore della terra lo esprime in piatti come il carciofo violetto di Schito, il polpo di scoglio glassato, l’elogio della pasta secca come lo spaghettone di Gragnano con pomodorini gialli e gamberi rossi, il rigatone, pomodoro e mozzarella che diventa uno straordinario dessert. E infine la torta di mele annurche del Vesuvio e il gelato al caramello salato.
Il General Manager del Caruso Belmond Hotel, curatore del progetto, è entusiasta che lo chef Trapani condividerà l’amore dell’arte culinaria in ogni piatto, dove la bellezza sarà la protagonista e gli ospiti del Ristorante Belvedere potranno appassionarsi di fronte allo spettacolo della preparazione delle portate ancora prima di gustarne il risultato.