Come per tanti figli del Sud, anche la sua è la storia di un ritorno. Si torna per amore, per necessità, per nostalgia, per ritrovare radici. Si torna a un cielo, a una casa, a una giornata al mare, a un vuoto prematuramente lasciato, a una missione. Per Corrado il ritorno è dopo sette anni trascorsi a studiare a Bologna; la zia, vedova, vecchia e malata, sarà costretta a vendere il Caffè Sicilia, la pasticceria di famiglia, una vera e propria istituzione cittadina, se non troverà qualcuno a cui affidarlo.
Per lui l’idea di perdere definitivamente la possibilità di poter tornare nella sua “stanza dei giochi” è intollerabile e non ci pensa due volte. Se ne occuperà personalmente, insieme a Nives, la sua compagna di allora che diventerà sua moglie. Schiumone, biancomangiare e cassatine, monoporzioni d’inenarrabile bontà, sintesi prêt-à-manger del suo dolce icona: la cassata.
A sorreggerlo è la fortuna di chiamarsi Assenza, la fortuna di un nome consolidato, percepito e riconosciuto come garanzia di qualità e affidabilità dalla collettività netina.
Estratto di "Corrado Assenza", di Danilo Giaffreda, in uscita sul numero 43 di ItaliaSquisita