L’attenzione al territorio e alla materia prima è un principio fondamentale della proprietà – e di COMO Group in ogni sua sfumatura – e i piatti riflettono questa cura per la qualità che nasce direttamente dalla terra. Gli ingredienti del territorio, coltivati da contadini locali o prodotti nell’orto della tenuta, sono i protagonisti assoluti della tavola, declinata in forme e momenti diversi, nei vari ristoranti che coccolano il palato dell’ospite. L’espressione massima della maestria dello chef Giovanni Luca Di Pirro è sicuramente La Torre, con una stella Michelin da più di 10 anni, a cui si aggiungono La Taverna, aperta solo d’inverno, come proposta informale, e il ristorante estivo all’aperto Pavilion, in grado di incantare con la sua terrazza volta sui tramonti delle colline del Chianti.
Nei piatti si riflette anche l’anima volta al benessere del COMO Group, capace di coniugare gusto, nutrizione e bon vivre. Il tutto in un castello del dodicesimo secolo, con affreschi rinascimentali e nuovi interni firmati dalla designer milanese Paola Navone, che mescola con eleganza modernità e storicità, punti cardine di questi luoghi.

Cardine, come lo sono le antiche maestrie di queste terre. Una fra tutte, la più golosa: l’arte del cioccolato, fortemente celebrata da Cecilia Rabassi, prima maître chocolatier donna al mondo e cicerone del suo magico atelier fatto di cacao, alberi di nocciolo, accoglienza e innovazione.
L’arte di Cecilia Rabassi allieterà il Sabato di Pasqua, il 19 aprile, in una COMO Conversation e chocolate tasting che farà scoprire il suo mondo d’eccellenza e di conoscenza, volto alla celebrazione dell’oro dei Maya, che da sempre allieta menti e palati. Sarà l’occasione per vivere il classico assunto del cioccolato di Pasqua in una maniera diversa, per conoscere davvero come dalle piantagioni si arrivi a ciò che è molto più di una semplice barretta di cioccolato, ma un universo di profumi e aromi unici e connotanti. 
Dopo la COMO Conversation si apriranno le danze per il Pranzo di Pasqua di domenica 20 aprile, espressione territoriale dello chef Giovanni Luca Di Pirro, che farà viaggiare gli ospiti fra gli orti e le dolci colline con
“Fiore di carciofo con crema di carciofi e pecorino” e “Asparagi con zabaione al dragoncello e erbe selvatiche”, poi l’immancabile pasta fresca “Tortelli ripieni di ricotta di capra, baccelli di piselli e pecorino” per continuare con un classico della tavola primaverile “Agnello del Casentino con funghi prugnoli e bietola”, il menu si concluderà con la Colomba di Pasqua in purezza e in una versione reimmaginata dallo chef: Flan di Colomba, macedonia di frutta e cioccolato bianco.
Celebrare il territorio non è mai stato così bello.
