Appuntamenti

Cibo Nostrum, oltre 20mila presenze

Una grande festa della cucina italiana, culminata nel momento del Taormina Cooking Fest: lungo i 2.100 metri di Corso Umberto I si sono svolti centinaia di show cooking. Una spettacolare promozione del Made in Italy che ha fatto incrementare del 300% la raccolta fondi per la ricerca sul morbo di Parkinson.
«Oltre 20mila presenze registrate, 150 postazioni di cuochi che hanno impegnato circa mille professionisti, 50 cantine rappresentate, di cui 30 dell’area Etna, e un incremento del 300% della raccolta fondi per la ricerca sul morbo di Parkinson, perché Cibo Nostrum sostiene con determinazione la causa della solidarietà». Così Rocco Pozzulo, presidente Federazione Italiana Cuochi, al termine della 6ª edizione della manifestazione che dall’11 al 13 giugno si è svolta tra Zafferana Etnea (CT), Giardini Naxos e Taormina (ME). Il momento di massimo impatto, anche mediatico, della grande festa della cucina italiana è stato il Taormina Cooking Fest.

«La nostra cucina parla a tutto il mondo», ha commentato il bistellato Ciccio Sultano patron del ristorante Duomo di Ragusa Ibla e neo membro Euro-Toques. Nel suo corner troneggiava un mastodontico tonno rosso da 217 kg (pescato nel Mediterraneo con ami e palangari) affilato dal maestro Alfio Visalli. Una passerella di ricette e di materie prime di alto profilo, a partire proprio dalla bottarga di tonno di Ciccio Sultano, ha solcato la dorsale di Taormina. Una manciata di testimonianze: Spaghetti freddi all’acqua di pomoro, gambero di nassa al profumato al coriandolo e aria di conchiglie; Ricciola, burrata, pomodoro e pesto; Crema di ricotta di bufala, crema di carote sferificata e tartufo; Sgombro e schiacciatina di ceci.

Cibo Nostrum è stato anche un momento di incontro, a tu per tu, con i protagonisti della cucina italiana. Di grande stimolo il confronto con Marco Sacco, due stelle Michelin del Piccolo Lago di Mergozzo (VB), che ha presentato il Movimento gente di lago, che vuole valorizzare la ricchezza delle acque interne, un patrimonio inestimabile. «A questo proposito - ha commentato Sacco - è necessario pianificare e sostenere strategie gestionali che assicurino il corretto equilibrio tra la salvaguardia delle risorse ittiche, la loro promozione gastronomica come una tra le infinite ricchezze culinarie del panorama italiano e i benefici economici derivanti dal loro utilizzo. L’acquacoltura è un ottimo esempio di scelta lungimirante». Coerente con il tema di Cibo Nostrum, ha presentato nell’ambito del workshop un Sandwich mare-lago rappresentato da sarda, misultin (agone essiccato), pane, maionese di misultin e liquirizia fresca.

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