La ricetta: otto cene con lo chef stellato David Jesus e i suoi piatti esclusivi, in una location inedita come la sala del Consiglio comunale di Courmayeur, completamente trasformata e allestita per l’occasione. 112 persone, 14 a sera, hanno condiviso storie e sapori. Courmayeur è stata sorpresa dal trascinante entusiasmo dello chef. David Jesus durante la settimana ha conosciuto personalmente il territorio che lo ha accolto con calore: produttori, allevatori, vignerons, chef e professionisti locali, perfino i bambini delle scuole, a cui ha regalato il dolce. Questo è lo spirito di Chef in Comune: una “social table” capace di creare veri legami.
Intorno al tavolo si sono ritrovati habitués di Courmayeur e personalità legate ai Brand Ambassador della località, come Maserati e Cantine Ferrari. L’ultima sera tra di loro si è seduto Massimo Bottura, come per suggellare un evento senza precedenti. Alla sua Onlus, “Food for Soul”, che ha ispirato la formula di “Chef in Comune”, saranno devoluti i proventi delle cene.
“La cucina è un gesto d’amore, ma anche un appello ad agire” sostiene Massimo Bottura. “Ecco perché con “Food for Soul” siamo sempre alla ricerca di progetti culturali che coinvolgano chef, artigiani, artisti e designer: un ambiente creativo e ricco di idee che abbiamo trovato a “Chef in Comune”. Con iniziative come questa puntiamo ad accrescere la consapevolezza sullo spreco alimentare, raccogliendo fondi e sensibilizzando i partecipanti”.
David Jesus, chef del Belcanto, due stelle a Lisbona, ha utilizzato, nelle sue ricette, i prodotti portoghesi e gli ingredienti locali firmati Lo Matsòn, Courmayeur Food Market. “Preparando il menu mi sono chiesto cosa potesse unire i prodotti di due territori così differenti, la mia terra natale e Courmayeur” racconta David Jesus. “Secondo me hanno in comune la semplicità e la forte identità che esprimono, il loro carattere unico. Courmayeur mi ha sorpreso, grazie all’accoglienza che ho trovato mi sono sentito ispirato: spero di avere creato dei piatti capaci di raccontare questo luogo come merita”.
Nel menu hanno trovato posto ingredienti genuini, che nascono da un profondo legame con il territorio. Nel menu di Chef in Comune, accanto a olive portoghesi, merluzzo, gambero e mandarini sono comparse le castagne valdostane, le fontine di alpeggio, le varietà di pere locali, le erbe fresche ed essiccate, la polenta e la carne di bestiame allevato in montagna. Prodotti che sfidano quota, clima e pendenze. Ampia la carta dei vini: 18 le etichette vinicole coinvolte, per un totale di 13 produttori.
Ph. credit Roberto Taddeo
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