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Cercatori e cani da tartufo

Il Presidente dell’Associazione Trifulau Albese, Mario Aprile, ci illumina su alcune questioni che ruotano intorno al tartufo
Il Presidente dell’Associazione Trifulau Albese, Mario Aprile, ci illumina su alcune questioni che ruotano intorno al più prezioso dei funghi: il tartufo. Come si diventa cercatore di tartufi? Innanzitutto non è una professione, ma un hobby, come ci spiega l’esperto, perché sebbene sia ben remunerata rimane una passione che si tramanda di generazione in generazione, nelle località dove il fungo apogeo cresce spontaneamente. E proprio perché è un fungo e cresce sottoterra, il “trifulau” necessita di accompagnatori fedeli e con un grande fiuto: i cani da tartufo! Nell’albese, da sempre, si prediligono i cosiddetti bastardini - in passato cani randagi che venivano presi e addestrati - anche se esistono razze adatte alla ricerca: lo spinone, il bracco italiano e il lagotto romagnolo. Il tartufo d’Alba è uno dei più pregiati in assoluto ma perché e quali varietà esistono nella zona delle Langhe? L’esperto mette al primo posto il tartufo bianco d’Alba, che è  espressione del terroir almeno quanto i grandi vini piemontesi! Nell’Alta Langa è possibile trovare anche, durante il periodo invernale, il Melanosporum, un tartufo nero di gran livello. Infine, sempre nella zona, anche se di qualità inferiore, cresce il tartufo scorzone o estivo. Tutti sono a conoscenza della privilegiata posizione sul mercato, ma il prezzo del tartufo in base a cosa viene stabilito? Il prezzo tartufo varia da stagione a stagione e in base all’offerta: si pensi che quest’anno il tartufo bianco è valutato 2000 euro al kg, mentre quattro anni fa ne valeva circa 6000! Al di là della valutazione di mercato, ci piace pensare ai cercatori di tartufo come persone spinte da passione e tradizione, con il cuore in gola ogni volta che il proprio segugio si ferma e segna una “x”.
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