Ecco una piccola anteprima dell’articolo “Carlo Cracco” di Carlo Spinelli in uscita su ItaliaSquisita #51.
Tartare di rognone e ricci di mare, rigatoni con resina di mastica e funghi porcini, uovo marinato, insalata russa caramellata, tagliatelle di gamberi su crema di bisque, cotoletta sbagliata, risotto con acciughe, limone e cacao, platano fritto con ricotta di bufala e capperi, baci di dama come macaron.
Gli antropologi del gusto potrebbero andare avanti le settimane a studiare la creatività storica di Carlo Cracco in cucina, chef master che dal piccolo comune di Creazzo nel Vicentino è arrivato a dettar legge gastronomica all’interno della Galleria Vittorio Emanuele II nel centro di Milano.
Scuola Gualtiero Marchesi, apprendistati nella classica Francia e poi via a rielaborare la cucina italiana contemporanea, attraverso piatti che davvero hanno sconvolto il panorama gourmet della Penisola.
Cercare di raccontare qualcosa di nuovo su Carlo Cracco, o che non sia già stato detto, è difficile; ma quando lo si vede uscire dall’ascensore che apre la prima sala Art Decò del suo ristorante, sorridente, fiero, bello ed educato, tutto si resetta e viene da chiedersi: “ma cosa pensa, cosa fa Cracco oggi?” [...]
Foto di Cristian Parravicini
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