Capodanno 2013, un miscuglio di pathos sanguinante tra crisi e Maya menagramo? Ma non scherziamo neanche, e godiamoci questa serata all’insegna del vino, del buon vino o spumante italiano che sia. Alcol raffinato che possa inebriare il cervello e far ricordare un 2011 all’insegna della scoperta del vaccino anti malaria, delle morti di quei filantropi di Bin Laden, Gheddafi e Kim Jong Il, dello tsunami giapponese, dei neutrini superveloci e delle 3 stelle Michelin a Massimo Bottura (volevo mettere questo fausto episodio all’inizio della lista, ma ho ricevuto una telefonata da Assange che mi ha redarguito)…
Come dice Massimo Gramellini de La Stampa: “2012, a svegliarci saranno i sogni!”.
Io, Carlo Spinelli, e il rubicondo caricaturista Gianluca Biscalchin abbiamo immaginato come potranno essere le nostre, ma soprattutto le vostre facce intorno alle 3-5 del mattino del 1 gennaio 2012. Stereotipi di facce ubriache (che pochi minuti prima della mezzanotte erano convinte di “bere responsabilmente”), dopo una sbevazzata “lauta e un po’ fuori dalle righe” del Capodanno 2013.
Sei personaggi in cerca di Moment. Ecco il titolo di questo articoletto satirico. Sei personaggi che potrebbero rappresentare le facce davanti ai nostri specchi mattutini. Voi in che condizione sarete e soprattutto in quale sperate di non essere la prima mattina del 2012? A posteriori l’ardita sentenza…
Ronzio nelle orecchie e ultimo bicchiere bevuto che pesa sulla testa come un bulldog obeso. Nonostante l’eleganza delle vesti, questa donna ha perso il lume della ragione, a causa del troppo Metodo Martinotti nelle vene. “Erre” moscia, spiccato accento milanese, di solito se la tira anche quando va in edicola a comprare le figurine per i suoi figli. L’alcol non risparmia neanche l’aristocrazia di San Babila.
Simpatico burlone, amante dell’arte contemporanea e dei film di Kaurismaki. Il soggetto dipinto ha alzato il gomito fino a rovesciarsi per terra, grazie a una bottiglia pazzesca di Brunello o Barolo regalatogli dalla fidanzata. Il papillon e gli occhiali da Magnum Pi di Castellammare di Stabia dovrebbero nascondere il suo stato, ma non c’è trucco che tenga: la lingua è talmente impastata che il nome dell’artista Vasilij Vasil'evič Kandinskij diventa un gorgoglio da homo erectus.
Il timido amico delle ragazze, forse un poco scontroso e mammone. Ha comprato da Zara il suo ultimo golfino, tentando di conquistare ragazze ubriache a caso durante la festa di sua sorella (che lo sta aiutando a uscire dal mondo del porno in rete). Il cappellino festaiolo è lo stesso che ricicla ogni anno, a Capodanno e Carnevale. Ha bevuto solo Coca-Cola per tutto il Capodanno 2013 ma, al momento del brindisi della mezzanotte, i simpatici amici gli hanno messo del Guttalax nella flûte. Lui agogna casa sua (anzi il gabinetto di casa sua), ma sono solo le 0.15 del 1 gennaio 2013, e la festa di sua sorella è appena iniziata.
Gay sulla cinquantina di Roma. Benestante, designer e sempre alla ricerca dell’ultimo bootleg di Barbra Streisand. Oltre ad avere un naso fuori dal comune (al liceo lo chiamavano “er carota” oppure “ammoscia ammoscia”), è un impiccione logorroico, ma è una brava persona che ama pasteggiare solo a Champagne. È per questo che gli amici lo definiscono “brava persona”, perché offre litri di Champagne. Non perde mai il controllo dei sensi, ma a Capodanno 2012 il suo naso ha dato forfait lasciandosi morire provvisoriamente nel tanto amato Champagne.
Maria è un’operaia napoletana della Fiom. È ubriaca e contenta perché è riuscita ad avere una bottiglia di Fragolino dal capo reparto. Non si sa bene come, ma durante il turno di notte qualche collega ha visto entrambi nudi in mezzo alle rotative e alle valvole di sfogo della fabbrichetta. Le piace fare a cagnara, colleziona statuette con la faccia di Nino D’Angelo ed è pazza per gli struffoli. Ha un libro introvabile nel cassetto, dedicato proprio agli struffoli napoletani. A fine festa del Capodanno 2013 nessuno degli amici riesce a staccarla dalla sua bottiglia di Fragolino. Forse le servirà per qualche gioco erotico col capo reparto.
E infine il personaggio più distrutto del Capodanno 2013. Quello sarò io? Oppure sarà proprio Gianluca Biscalchin? Si spera nessuno, perché a noi/voi gourmet piace bere bene, con vini che non danno alla testa, ed è quindi impossibile ridursi così, in fin di demenza!
Buon Capodanno 2012!