Dagli studi classici e quelli universitari in economia alla pasticceria, con un filo conduttore: quello dell’innata passione per il cibo a legare tutte le tappe della storia di Francesca, originaria di Tarquinia, in provincia di Viterbo, che dopo aver approcciato il mondo della cucina seguendo i corsi della scuola ‘A Tavola con lo chef’ nel 2002, si è poi trasferita in Val Gardena prima e successivamente presso La Pergola da Heinz Beck per uno stage.
Due anni decisivi nel corso dei quali Francesca passa dalla cucina alla pasticceria, scelta fondamentale per la sua carriera. Dopo una breve tappa a Londra si reca a Parigi lavorando infatti per 4 anni da Pierre Hermé, affinando la tecnica e forgiando la sua filosofia. Tappe significative che le consentono di dar forma alla sua idea di pasticceria e di far ritorno a Tarquinia per aprire la Belle Hélène nel 2010.
Due anni decisivi nel corso dei quali Francesca passa dalla cucina alla pasticceria, scelta fondamentale per la sua carriera. Dopo una breve tappa a Londra si reca a Parigi lavorando infatti per 4 anni da Pierre Hermé, affinando la tecnica e forgiando la sua filosofia. Tappe significative che le consentono di dar forma alla sua idea di pasticceria e di far ritorno a Tarquinia per aprire la Belle Hélène nel 2010.
Il riconoscimento di “Pasticcere emergente” ricevuto dalla guida del Gambero Rosso e l’ottimo riscontro di una clientela composta da residenti e turisti (“Tarquinia è da sempre un’importante destinazione per il turismo culturale”) donano nuovo impulso alla sua proposta di pasticceria.
Francesca punta sul gusto e su sapori diretti, comprensibili, lavorando per sottrazione, sulla combinazione di pochi ingredienti, e sviluppando il concetto degli Assoluti, vero asse portante della sua filosofia: dessert creati lavorando di volta in volta su un unico ingrediente, valorizzato con differenti preparazioni e consistenze. Innamorata dei prodotti da forno, Francesca nel corso degli anni si è specializzata nella realizzazione di un croissant, suo fiore all’occhiello, che rappresenta il giusto compromesso tra la tecnica francese e il gusto italiano.
Di Luca Sessa
Di Luca Sessa