Nella sua cucina c’è una cura della tradizione locale che è quasi gelosa: una volontà di presidiare la riscoperta di “sapori e odori troppo spesso accantonati”, come mi spiega. La Locanda dei Matteri, il ristorante che ha aperto 5 anni fa (“a ventisei anni, nel pieno della crisi economica!”) a Sant’Elpidio a Mare, in provincia di Fermo, è stato il punto di arrivo di una vita in cucina: nel 2003 si era diplomata all’Istituto Alberghiero di Loreto, l’anno successivo si era iscritta all’Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Gualtiero Marchesi nella Reggia di Colorno.
Ma le radici della sua passione partono da più lontano: il legame con la cucina risale a quando Barbara era bambina e affiancava mamma e nonna ai fornelli di casa. Questa informazione non vuole essere una nota di colore: è, invece, l’indizio che probabilmente è proprio quella la tappa fondamentale della cucina di Barbara, che rimane legata a quel genere di cucina. «A casa ha sempre cucinato nonna: i cappelletti in brodo, i Vincisgrassi (un primo piatto marchigiano simile alle lasagne al forno), il piccione ripieno… Quando ho aperto il ristorante volevo raccontare il mio territorio, non solo in fatto di materie prime, ma anche dal punto di vista delle ricette della tradizione».
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