Ventiseienne, resosi conto di dover dare una svolta alla sua vita e alla sua azienda, si avvicina al mondo della cucina, con la volontà ferma di comprenderne le dinamiche interne oltre alle sue componenti fondamentali. La formazione all’ALMA di Gualtiero Marchesi e i vari stage in giro per il Piemonte lo portano alla corte di Frank Rizzuti, grande pioniere dell’alta cucina contemporanea e territoriale della Lucania e dell'Italia tutta, sotto la cui protezione professionale Antonio Biafora cresce e matura, sviluppando in maniera sensibile le proprie competenze.
E poi l’estero, tra Giappone alla corte di Michel Bras e Brasile, e i tanti viaggi personali alla ricerca dei gusti e dei profumi del mondo. Una storia di sudore e sacrifici. L’attuale Hotel Biafora è stato costruito pietra dopo pietra, mattone dopo mattone: “le camere nel 1988 da papà Giuseppe, dall’inizio degli anni Duemila siamo arrivati anche noi a dargli man forte”, ossia Antonio jr, classe 1985, e Luca, classe 1988, il primo in cucina e il secondo in sala nell'indirizzo gastronomico di casa, Hyle, aperto nel 2020 al fianco della casa madre.
Un fautore creativo e spregiudicato il giovane Antonio, dimostrazione incontrovertibile che un nuovo corso della cucina calabrese è una realtà possibile, dominata da sensazione, ricordo e tecnica moderna, da un intelletto che molto spesso prevale sulla mano.
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Estratto di Ugo Marchionne di "Antonio Biafora" nel numero #40 di ItaliaSquisita.
Estratto di Ugo Marchionne di "Antonio Biafora" nel numero #40 di ItaliaSquisita.