Succede quindi che una portata si riveli pian piano, svelando per ciascuna materia prima un angolo di mondo. Un mosaico di emozioni dove ogni elemento è in equilibrio con gli altri e riesce a esaltare, senza mai prevaricare, l’altro.
Questa è la magia che avviene al Luogo di Aimo e Nadia, insegna storica del panorama gourmet fondata da Aimo Moroni e Nadia Giuntoli, che ha sempre colorato Milano di pennellate di nuovi gusti gastronomici. Perché se oggi, nelle ruspanti trattorie e nei ristoranti blasonati sparsi per l’Italia troviamo - inaspettatamente - presidi Slow Food, dop e igp e prodotti peculiari di precisi territori, è proprio merito loro e di chi ha sempre creduto nella varietà e biodiversità gastronomica del nostro Belpaese. Perché le singole eccellenze di ogni regione, città o villaggio sono le premesse della (grande) cucina italiana del futuro [...]
Estratto di "Anatomia di un piatto italiano" di Barbara Giglioli su ItaliaSquisita n°49.
Ph. Cristian Parravicini