Appuntamenti

40 chef per il Refettorio Ambrosiano di Expo, contro gli sprechi

Alcuni fra i più importanti chef italiani cucineranno per il Refettorio Ambrosiano nell'ora di pranzo; a cena, invece, i pasti avanzati saranno offerti a clochard e senzatetto.

Durante Expo 2015 al “Refettorio Ambrosiano” saranno serviti quotidianamente circa 400 tonnellate di cibo: a prepararlo 40 chef stellati italiani e stranieri. La particolarità di questa grande mensa? Di giorno sfamerà i visitatori, i giovani e gli studenti, la sera i clochard.

Grazie alla collaborazione fra Diocesi, Caritas e Expo, un grande nuovo refettorio verrà inaugurato nel teatro abbandonato di piazza Greco: arredato e affrescato da alcuni fra i maggiori artisti e designer contemporanei, ospiterà un grande numero di senzatetto per cena. Al termine di Expo il refettorio rimarrà in gestione alla Caritas.

 

Tanti i nomi legati a quest’iniziativa, a partire dai suoi ideatori: il commissario unico di Expo Giuseppe Sala, il presidente della Caritas ambrosiana Luca Bressan, il curatore del 'Padiglione zero' Davide Rampello e lo chef Massimo Bottura.


"Non solo un pasto caldo - è l'idea del refettorio - ma anche il conforto della bellezza", ottenuta unendo i prodotti di grandi designer, artisti e aziende, unite all’alta cucina. Fra gli chef che prepareranno i pasti ci saranno Gualtiero Marchesi, Carlo Cracco e Davide Oldani: in totale saranno in quaranta, che si alterneranno ai fornelli per circa un mese, dopo l'apertura di Expo.

Sala sottolinea l’importanza di questo progetto che – insieme ad altre proposte – ridurrà al minimo gli sprechi di cibo di Expo. Bottura sipega “basta pensare ai passatelli, inventati per usare briciole di pane unite con un uovo e crosta di parmigiano. Bisogna ripartire da questo, affiancare etica e estetica”.

Foto Credits Corriere.it

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