«Da bambino, terminate le scuole a giugno, accompagnavo mio padre in automobile a Casalbeltrame partendo da Torino, e contemplavo quegli specchi d’acqua, verdi o gialli secondo le ore del nostro passaggio - racconta Luigi Guidobono Cavalchini - I Gautieri, la famiglia di mia nonna, provenivano dalla Contea di Nizza contigua alla Provenza, famosa non soltanto per la bouillabaisse ma anche per il riz de Camargue e, soprattutto, per quel riz rouge la cui coltivazione era stata introdotta all’epoca di Enrico IV e avevano portato a Casalbeltrame, nella loro fuga dalla Francia dopo la Rivoluzione Francese, la conoscenza delle tecniche più avanzate nei settori della coltivazione e della lavorazione dopo il raccolto. Acquistarono nel circondario di Casalbeltrame, facente parte del Basso Novarese, ampie distese di terre che cominciarono subito a mettere a cultura sfruttando le acque della riva sinistra del fiume Sesia attraverso una roggia, oggi tra le più vetuste, la Roggia Bolgara».
Riso Buono compie dieci anni. Dieci anni intensi che hanno portato Cristina Guidobono Cavalchini a trasformare una cascina nella campagna novarese in un’azienda risicola modello che produce e commercializza uno dei brand di riso italiani più apprezzati nel mondo.
Tanti gli chef, i pizzaioli, i viticoltori e i produttori che hanno voluto celebrare, insieme a Riso Buono, la Festa del Raccolto, che ogni anno accoglie il momento più importante dell’anno: Marco Sacco, due stelle Michelin al Piccolo Lago, ha preparato, con la complicità della cuoca stellata del Tantris di Novara Marta Grassi, 30 kg di risotto; Renato Bosco ha farcito la sua focaccia “Doppio Crunch” preparata con farina di Riso Artemide e ha proposto un panettone con la stessa farina; Fabrizio Fiorani ha entusiasmato gli ospiti con i suoi maritozzi con farina di Carnaroli; Arcangelo Dandini ha preparato 500 deliziosi supplì; il maestro pizzaiolo Gianni di Lella, della Pizzeria La Bufala di Maranello, ha proposto la versione personalizzata di una preparazione storica dell’Appennino Modenese, la pizza Borlengo, aggiungendo all’impasto originale la farina di riso Artemide; Pasquale e Gaetano Torrente hanno fritto golosità avvolte in farina di riso. La bellissima torta celebrativa è stata realizzata di Pier Zuccalla.
Presenti anche Stefano Rodolfi di Pane Amore e Poderia, lo staff del Ristorante L’Civel, lo chef Gianpiero Cravero, Audere con la cioccolata fatta con farina di Riso Buono Carnaroli, La Piemontina con i suoi apprezzati vini, Camporelli con i biscottini di Novara, la famiglia Baruffaldi con il suo gorgonzola, il Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena per le degustazioni del prezioso aceto tradizionale e al Catering di Maio.
Tutti gli ospiti hanno brindato con il con il Brut di Contadi Castaldi, prestigiosa realtà vitivinicola della Franciacorta.
«Sono stata molto felice di aprire le porte della nostra Tenuta La Mondina a tanti ospiti e di poter festeggiare con tutti loro i primi dieci anni di Riso Buono, un traguardo per me molto importante. È stato un momento per ringraziare quanti hanno contribuito a rendere Riso Buono uno dei marchi di qualità del riso italiano e un punto di riferimento nel mondo risicolo. - commenta Cristina Guidobono Cavalchini – Per noi la “Festa del Raccolto” è anche un modo per ringraziare la terra che ci offre ogni anno un frutto meraviglioso, il nostro riso! La nostra è una storia di famiglia, un’azienda di famiglia e sono stata molto contenta di poter celebrare un nuovo capitolo dell’antico legame che ci lega a questa terra».
Prodotti di qualità
10 anni di Riso Buono
Un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza per l’imprenditrice romana Cristina Guidobono Cavalchini, appena nominata Presidente Regionale di Coldiretti per il Piemonte.