Una ”sala da pranzo sul fiume” per riscoprire la grande cucina italiana, di casa
Ridare un’anima ad un luogo centrale nella cultura italiana, il ristorante, che negli ultimi anni è stato interpretato in molti modi ed ha generato, talvolta, anche fruizioni distratte: il BORGO SAN JACOPO a Firenze intende riscoprire e proporre, con una chiave di lettura appassionata, legata alla tipicità originale e non omologata, certi piaceri dimenticati, come quello del pranzo della Domenica, che rendevano i luoghi più personali e partecipati. Pensato come momento d’incontro per la cena, il BORGO SAN JACOPO si pone come un luogo a cavallo tra la sala da pranzo ed il Club di “amici”, in cui il servizio e l’ambiente evolvono coerentemente generando un’idea di rapporto personale, mai invasivo o affettato, con il cliente.
BEATRICE SEGONI, già titolare del “Torcoletto” di Porto Recanati (AN), che ha raccolto la sfida di portare la propria esperienza e sensibilità a Firenze, per rinnovare il concetto di cucina leggera, fatta a regola d’arte, con la libertà di assecondare le stagioni ed i prodotti, proponendo “classici”, tra i quali il grande fritto all’Italiana ed il pane e la pasta fatti in casa. Una cura particolare è dedicata alla Carta dei Vini che, non mancando delle grandi etichette, include piccoli cru di produttori indipendenti ed è stata selezionata con i criteri di chi propone autenticità enologica, pensando anche al piacere di poter scegliere e degustare più di una bottiglia di qualità. Aperto esclusivamente a cena, con chiusura settimanale al Martedì ed orario dalle 19.30 alle 22.30, il BSJ dispone di 65 posti, oltre agli spazi del “salotto”, dedicati alla conversazione ed alla meditazione, magari in compagnia di un profumato distillato, in cui potere godere del rinomato servizio dell’Hotel Lungarno.