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Gennaro Esposito mette a nudo il palato di Ferran Adrià

Ferran Adrià e Juan Mari Arzak visitano la Penisola Sorrentina. Gennaro Esposito li fa godere come i matti in un tour davvero gourmet.

E cosa ci fanno due extraterresti come Ferran Adrià e Juan Mari Arzak in Penisola Sorrentina da più di una settimana? Si sono semplicemente innamorati della cucina partenopea, dei suoi prodotti e produttori e di un Virgilio narratore davvero speciale, lo chef Gennaro Esposito. Virgilio è il poeta latino che accompagna Dante Alighieri durante il suo viaggio metafisico nell’Inferno: ecco, Gennaro Esposito sta accompagnando da parecchi giorni i due grandi cuochi spagnoli per i luoghi della Penisola Sorrentina, facendo sperimentare loro il vero peccato della gola… Mentre Ferran Adrià pensa al nuovo laboratorio virtuale e perenne sulla cucina, a un’enciclopedia universale della cucina e al ruolo delle guide gastronomiche nel mondo!

Ferran Adrià si trova a Napoli, il flemmatico buongustaio Marco Bolasco lo preleva dalla città e Gennaro Esposito lo rapisce. Sintesi romanzata di una staoria d’amore culinaria senza precedenti: Ferran Adrià da solo con la moglie, e poi in compagnia del suo collega gourmet Juan Mari Arzak, stanno trascorrendo momenti da favola in Penisola Sorrentina, grazie allo chef della Torre del Saracino a Vico Equense (NA).

Gennaro Esposito racconta così: "È stato da me a mangiare a pranzo, poi si è fermato a chiacchierare con la mia brigata e con alcuni clienti: se ne è andato via alle 19! Scenario uggioso, mare calmo, pioggerellina tenue. Nonostante il tempo non proprio “sorrentino”, Ferran sembrava non volersene andare via. E infatti così è stato!”

Il giorno dopo Ferran Adrià ha visitato lo stabulario di frutti mare a Pozzuoli, dove ha assaggiato ostriche e Champagne, tartufi di mare, impepata di cozze, e poi i molluschi autoctoni come il dente di cavallo, le cozze pelose e le carnummole. Nel centro di purificazione dei frutti di mare di Napoli si è sparsa la voce e quindi ristoratori su ristoratori accorrono in blocco.

Passano i giorni e questa volta si uniscono alla compagnia Juan Mari Arzak e sua moglie. Insieme vengono accompagnati alla bottega del gusto La Tradizione a Vico Equense, per assaggiare formaggi, acciughe, colatura d’alici, latte di capra, carne podolica, insaccati vari… Le spie dicono che abbiano manducato l’impossibile, come il Conte Ugolino, e che abbiano speso migliaia di euro, palesandosi poco avari ma comunque degni del quarto cerchio dantesco (quello dei prodighi).

Poi un salto di nuovo alla Torre del Saracino per degustare la lasagna di Giuseppe Di Martino (sous chef di Gennaro Esposito), la Parmigiana di Fumiko (giapponese nella brigata del “Saracino”), la genovese, il gattò di patate, la pizza napoletana, le mozzarelle di Vincenzo Barlotti e una birra artigianale da urlo (definita così da Ferran Adrià) del Birrificio Syrenthum, utilizzando le scorze di agrumi amalfitani nella macerazione.

Adesso i due chef spagnoli si trovano a Capri, al ristorante Il Riccio...

Ferran Adrià e Juan Mari Arzak metteranno le tende in Penisola Sorrentina? Ai posteri l’ardua sentenza…

 

Photo by ScattidiGusto e Transportsciberians.net

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