Ricette

Spaghetto quadrato con pesto di finocchietto selvatico

È dalla Calabria che la famiglia Ceraudo sta rivoluzionando i paradigmi dell’alta ristorazione italiana. Azienda agricola e ristorante possono integrarsi a vicenda; e appropriandosi dei processi di produzione degli ingredienti si può davvero configurare una nuova cucina che sia sostenibile e creativa a trecentosessanta gradi.

Procedimento

Per il pesto di finocchietto

Idratare le mandorle e i pistacchi per una notte, il giorno seguente sbollentare il finocchietto selvatico in acqua bollente, fissare la clorofilla in acqua e ghiaccio, asciugare e tritare. Inserire tutti gli ingredienti in un pacojet abbattere e pacossare (in alternativa, se non si ha un pacojet si può usare un frullatore avendo l’accortezza di raffreddare in congelatore il bicchiere dove si frulla e far ammollare la frutta secca per più di una notte).

Per gli spaghettoni quadrati

Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua bollente salata. Nel frattempo, in una padella mettere uno spicchio d’aglio senza anima, la buccia di mezzo limone e l’acqua. A metà cottura scolare la pasta e finire la cottura nell’acqua aromatizzata al limone, aggiungere a mantecatura il pesto e alla fine il succo di limone.

Piatto fresco e balsamico, per l’utilizzo del finocchietto selvatico e degli agrumi, con note di dolcezza dovute dalla pasta per il suo formato grande. La particolarità di questo pesto e l’utilizzo di grassi solo vegetali della frutta secca e non utilizzo del sale.

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