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Caffè Vergnano in Guatemala per ricerca e salvaguardia

Caffè Vergnano racconta cosa si nasconde dietro a un caffè espresso attraverso un viaggio in luoghi lontani dove si coltiva la pianta di caffè.
L’azienda è volata in Guatemala, uno dei luoghi più magici del Centro America e paese per antonomasia simbolo del caffè - perché qui si produce una delle origini più apprezzate e ricercate al mondo - per respirare il profumo e gli aromi tipici di quei territori e per seguire da vicino il percorso della materia prima: un bene prezioso che va protetto, scelto e rispettato come Caffè Vergnano fa ormai da oltre 140 anni.

Un viaggio alla scoperta di un paese e della sua cultura, dove tutto si intreccia e si lega alla produzione di caffè che diventa per il Guatemala uno dei principali volani di crescita e affermazione.
Il caffè per questo Paese assume infatti un ruolo sociale: le terre sono in mano alle comunità locali, così come i saperi, profondamente radicati.
Si parla di cultura del caffè, di una conoscenza tramandata di generazione in generazione che coinvolge i contadini e i piccoli farmer in un processo di sviluppo.
Tra le sette regioni guatemalteche del caffè, una tra le più affascinanti che Caffè Vergnano ha visitato si trova su un altopiano, nella città di Huehuetenango.
Quello guatemalteco è infatti un caffè d’alta quota: su queste montagne, sono presenti piccoli villaggi di produttori che coltivano e ancora producono il caffè in maniera 100% artigianale.
Qui il metodo di cultura è unico e caratterizzante perché dipende dalle dimensioni delle piantagioni che in Guatemala sono piccole e tipicamente in altura (tra i 1.000 e i 1.900 metri). Le piante qui crescono coperte da alberi ad alto fusto, come i banani, che offrono ombra e protezione dal sole.
Risultato? Un caffè dalla spiccata ma sempre piacevole acidità.

Peculiare anche il processo di raccolta e lavorazione del caffè: le drupe vengono spolpate per ottenere chicchi che sono ancora protetti dal pergamino; lasciati fermentare in vasche apposite, successivamente lavati con acqua ed infine fatti essiccare sui piazzali o attraverso l’uso di macchinari. Solo dopo, i chicchi vengono separati dal pergamino mediante un apposito processo al termine del quale possono essere insaccati e spediti in tutto il mondo.
Il caffè nelle piantagioni guatemalteche viene quindi coltivato e raccolto ancor oggi nel rispetto della natura e di chi la vive.

Durante questo viaggio in Guatemala, Caffè Vergnano ha potuto constatare da vicino quanto sia fondamentale il ruolo delle donne nella filiera del caffè: donne che conducono cooperative; donne alla guida di ristoranti; giornaliste impegnate per la crescita e la diffusione della cultura guatemalteca in tutto il mondo.
E’ anche attraverso i loro occhi che Caffè Vergnano ha scoperto il Guatemala.

«Le donne del caffè sono per noi fonte di ispirazione. – racconta Carolina Vergnano, CEO di Caffè Vergnano Ci permettono ogni giorno di sperimentare da vicino quanto lavoro, fatica, sentimenti e vita si nasconda dietro ogni passaggio del processo di lavorazione del caffè.
Non parliamo quindi solo di un espresso, ma di persone, delle loro famiglie e dei loro sogni».

Il Guatemala è un paese che ha tanto: materie prime di ottima qualità, tradizioni, una grande cucina contemporanea che non ha rinnegato il passato e, come abbiamo già detto, uno dei migliori caffè al mondo.

«Il caffè del Guatemala rappresenta un ponte tra i nostri Paesi - racconta Pietro Vergnano, quarta generazione della famiglia e Responsabile Acquisti, Produzione e Materie Prime, dopo aver visitato la piantagione di Antigua- Sono stato emozionatissimo di tornare in quei luoghi, visitati trent’anni fa da mio padre Carlo, perché solo qui si può incontrare un’origine tra le più pregiate al mondo. E’ stato un viaggio che difficilmente dimenticherò, sia dal punto di vista culturale che caffeicolo». 

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