Rogerio Fasano: la ristorazione di eccellenza in Brasile

E’ uno dei più famosi ristoratori in America Latina e tra i primi uomini d'affari di successo in Brasile, che ha trasformato la piccola azienda di famiglia nel marchio e modello di eccellenza per alberghi e ristoranti nel suo paese.
Alcune persone sono ben note per non aver paura di manifestare le proprie opinioni. E Rogerio Fasano è una di queste. Un carattere forte dalle molteplici capacità, un eccellente palato e con una profonda passione per il cibo e il vino, è a capo di una famiglia che ha elevato l'ospitalità del Brasile ai migliori standard internazionali. Con un business giunto ormai alla quarta generazione, il nome di Fasano è diventato sinonimo di accoglienza d’eccellenza e Rogerio Fasano è oggi uno tra i più influenti dirigenti di affari brasiliani.

L'azienda di famiglia inizia nel 1902 con Vittorio Fasano, l'immigrato milanese che ha aperto la Brasserie Paulista a São Paulo. Suo figlio Rogerio ha ampliato quindi l'attività familiare, portandola a fondare altri sette ristoranti e pasticcerie, fino al 1960. Fabrizio, poi, il nuovo discendente, ha aperto il ristorante Fasano negli anni '80, insieme a suo figlio Rogerio (il “nostro” Rogerio). In trent’anni padre e figlio avevano trasformato un’attività di successo in un vero impero di hotel e ristoranti. Con una collezione di ristoranti che spaziano dal fine dining alla casual trattoria, la sua competenza e la sua influenza nell’universo della ristorazione spiccano in ogni ambito, dai menu alla carta dei vini. È un amante della gastronomia ed esperto di vini: Rogerio Fasano incarna esattamente la descrizione di quel titolo che a lui stesso non piace usare, il “ristoratore”. È solito dire: «Faccio parte di una specie in via d’estinzione! I veri ristoratori sono una rarità oggigiorno».

Con una personalità complessa e, a volte, apparentemente paradossale, Rogerio Fasano ama la classicità nella cucina, ma non è un uomo che segue le regole classiche: «Si può essere moderni e creativi, e avere uno stile atemporale». Per Fasano però il “classico” non significa vecchio e decadente: i suoi ristoranti a São Paolo e Rio de Janeiro sono tra i migliori indirizzi di alta gastronomia nel paese e sono altresì rinomati per l'offerta di un servizio eccezionale. Oltre al cibo e al servizio, anche il vino è un tema di grande importanza. Da esperto connoisseur di nettare di Bacco confessa la sua profonda passione per i vini della Borgogna e per quei vini eleganti che rappresentano l'espressione di un terroir, magari in combinazione con una tradizione di famiglia o una piacevole storia da raccontare: «L'amore, la conoscenza e l'impegno aggiungono valore al cibo e vino».

Eclettico, senza compromessi e con una lingua tagliente, ha recentemente pubblicato un articolo su un importante quotidiano brasiliano, per condividere il suo pensiero circa la lista dei ‘The World 50 Best Restaurants’, un premio in cui è già stato incluso in passato: «Questa lista non prende in considerazione la diversità, ma se ne allontana. Il classico è visto come vecchio, e se si indossa un “vestito” si è considerati dei dinosauri!». Quando si studia la sua formula per creare il miglior servizio, diventa chiaro il motivo per cui è diventato uno dei migliori ristoratori del mondo: «Il servizio è buono quando è invisibile, quando non ci si accorge del suo movimento. Deve essere discreto. Non mi piacciono i camerieri che spiegano tutti i piatti – in posizione appollaiata sul cliente e con il vizio d’interrompere o rispondere a una richiesta con un'altra domanda. Io formo il mio personale a essere il più discreto possibile e senza pretese».

Per lui il lavoro di un ristoratore è il risultato di un gesto quotidiano di amore e di cura verso gli altri: «Il nostro mestiere è quello di rendere felici le persone. C'è qualcosa di meglio?»

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Tratto da "Il classico italiano nel Brasile di Rogerio Fasano" di Luciana Bianchi - ItaliaSquisita #22
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