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Lo chef Raffaele Lenzi è il nuovo Ambassador di Ristoranti contro la fame

Il 16 ottobre, alle 19:30, l’executive chef del ristorante Michelin Il Sereno Al Lago di Torno (CO) Raffaele Lenzi sarà protagonista di una Cena Super Solidale.
La serata è organizzata in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, promossa dall’organizzazione umanitaria internazionale Azione Contro la Fame. La cena si inserisce nella nona edizione della più grande campagna solidale della ristorazione in Italia - Ristoranti Contro la Fame – e ha l’obiettivo di mettere sotto i riflettori ingredienti comuni, in piatti che hanno l’obiettivo di non produrre alcuno spreco. Lo chef Lenzi ha preso posizione: «Essere chef non è solo una passione, ma un lavoro che comporta doveri e responsabilità. In un mondo di incoerenze e disuguaglianze, spetta a chi è più privilegiato, come me, mettere in atto delle azioni concrete ispirate al rispetto e alla solidarietà» ha dichiarato lo chef Raffaele Lenzi. «Per questo, ho deciso di aderire, grazie al supporto dell’hotel Il Sereno, alla campagna di Ristoranti Contro la Fame. Per unirmi a un gruppo di persone che, informato e consapevole, sente la necessità di condividere riflessioni, trovare soluzioni e mettere in piedi veri e propri progetti destinati a determinare un cambiamento. Una trasformazione che garantisca più equità».

Il menu della cena benefica è stato pensato dallo chef Lenzi con un occhio di riguardo alle materie prime vegetali. Il primo antipasto: Sgombro in ceviche, finocchio e codium. Lo Spaghetto all’olio di olive è un omaggio alla cucina semplice, fatta di pochi ingredienti e di qualità: «Ho scelto di utilizzare l’oliva sia al naturale, nelle varietà pugliese Bella di Cerignola e siciliana Nocellara del Belice, sia sotto forma di olio extravergine, locale di Domaso (CO) e pugliese». Completano il piatto i semi di basilico thai, che apportano croccantezza, e il basilico greco à la julienne, più piccolo rispetto a quello comune e dal gusto leggermente mentolato. A seguire, dopo un primo piatto di pasta, non può mancare l’emblema dell’antispreco, la Scarpetta, con il servizio del pane fatto in casa con il grano duro Tumminia coltivato nell’entroterra siciliano. Entrambi i secondi piatti mettono al centro la materia prima vegetale. Tempeh di fagioli dall’occhio, cipolla di Brunate e bergamotto e Verza cotta in tè Sencha e rana pescatrice. In questo caso, ad arricchire il piatto, vi è una parte del quinto quarto del pesce, il fegato di rana pescatrice, un ingrediente spesso non utilizzato, nonostante abbia un ottimo gusto - iodato e dolce - e una consistenza fondente. A chiudere il menu della serata, il dessert Ricotta di pecora, saba, cioccolato e pepe. Anche in questo caso è stata scelta una materia prima accessibile, il mosto d’uva cotto o saba, qui utilizzato per arricchire la ricotta, insieme a un cioccolato fondente 85% e a un pepe di Sichuan, dalle note agrumate.

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