Luoghi e Itinerari

Itinerari enogastronomici in Abruzzo

Itinerari enogastronomici: la cucina tipica abruzzese e i prodotti tipici d’Abruzzo. Un viaggio tra i sapori di una terra feconda e di antica sapienza culinaria.
L’Abruzzo si affaccia sul mare e ha le spalle protette dalle montagne, è territorio di passaggio e di influenze che a raggiera convergono verso il centro. Territorio centrale, poco distante dalla capitale e tappa obbligata per chi arriva da Nord e vuole dirigersi nelle terre salentine, è una zona magnifica dove compiere itinerari enogastronomici, data la varietà della materia prima locale. Le ricette di cucina tipica abruzzesi provengono da una tradizione antica e sono state tramandate e affinate col tempo. Si basano sulle attività principali di questa terra: agricoltura e pastorizia, e pesca sulla costa. Si basano sull’utilizzo di olio d’oliva, formaggi, cereali, legumi, carni, verdure e spezie e molte delle prelibatezze rielaborano con maestria la tradizione fatta di antiche ricette dei contadini e dei pastori. Partiamo allora dal piatti simbolo della regione: gli spaghetti alla chitarra, le sagne, gli gnocchi ricci, le mazzarelle, i maccheroni alla mugnaia, le scrippelle, i maltagliati per quanto riguarda i primi piatti; tra i secondi piatti troviamo gli arrosticini di pecora e di castrato, la capra alla neretese, il brodetto di pesce tipico piatto marinaro, la pecora alla cottora che viene sottoposta a una lunga cottura, e la porchetta abruzzese. In questa terra viene prodotta una sfilza di formaggi davvero unici come il caciocavallo abruzzese, il cacio marcetto, la giuncata vaccina abruzzese, la mozzarella e le miriadi di varietà del pecorino. Lo stesso vale per la produzione di salumi e insaccati che comprende il guanciale amatriciano, la porchetta, le salamelle di fegato al vino cotto, il salsicciotto, la soppressata, le Nnuje teramane, e l’elenco potrebbe proseguire ancora per diverse righe. Non dimentichiamoci della produzione di olio extravergine di oliva che vanta ben tre Dop: Aprutino Pescarese, Colline Teatine, Pretuziano Colline Teramane. Tra le altre Dop compaiono l’oliva ascolana del Piceno, lo zafferano dell’Aquila e i salamini italiani alla cacciatora. Sono presenti anche due Igp regionali: il vitellone bianco dell’Appennino centrale e la carota dell’Altopiano del Fucino. Dulcis in fundo, dato che ogni buon pranzo si conclude così, alcune specialità da assaporare: i mostaccioli e il Pan dell’Orso di Scanno, le ferratelle dette anche neole, la torta farcita casereccia, il croccante, il Parrozzo che fu apprezzato anche da D’Annunzio, e altre prelibatezze tipiche dei singoli borghi. A Natale la tradizione abruzzese riserva i caggiunitt, che sono dei ravioli fritti e farciti con pasta di castagne e ceci, i bocconotti, i pepatelli e le sfogliatelle. Quali sono allora le tappe gourmet dove la trasformazione artigianale della materia prima diventa bontà culinaria che riscalda lo spirito? Ecco alcuni consigli spassionati, dai ristoranti con cucina di ricerca alle pasticcerie dove si sfornano ogni giorno golosità d’autore!
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