Luoghi e Itinerari

Ristoranti Langhe? Solo alta cucina!

Tra i ristoranti nelle Langhe sono pochi a distinguersi per qualità e ricerca dell’alta cucina. Itinerari enogastronomici nelle Langhe tra i ristoranti gourmet.
Ristoranti nelle Langhe? È sempre un problema decidere dove andare e godersi una bella scorpacciata di funghi porcini, della pasta tipica piemontese, dei bei bolliti oppure assaggiare il mitico e sempre entusiasmante tartufo bianco d’Alba. ItaliaSquisita ha provato per voi alcuni ristoranti nelle Langhe con alta cucina, dal Barbaresco al Barolo, passando anche per il Roero e toccando anche la città langarola per eccellenza, Alba. Non solo tartufo bianco tra gli itinerari enogastronomici da favola ma anche questo: i migliori ristoranti nelle Langhe! Ristoranti Langhe? Iniziamo in quarta con il Piazza Duomo ad Alba di Enrico Crippa. Il ristorante 2 stelle Michelin stupisce i commensali principalmente per due motivi: la creatività colorata che si ispira al Giappone e la scelta unica degli ingredienti. Un’esperienza unica grazie all’Agnello sambucano arrosto, camomilla e latte di capra. Al piano di sotto la tradizione langarola viene proposta nella Piola, con più forza rispetto alla spettacolare fantasia del Piazza Duomo. Contributo nuovo ed essenziale del sommelier Mauro Mattei. www.piazzaduomoalba.it Sempre ad Alba, ma leggermente più spostato verso la Località Madonna di Como, c’è la Locanda del Pilone con lo chef Alberto Zago. Sotto le influenze di Antonino Cannavacciuolo, la cucina della Locanda del Pilone è estremamente legata al territorio e ai suoi produttori. È una sana e intelligente occasione per assaggiare piatti della tradizione come le sarde in saor o il vitello tonnato in maniera creativa e buonissima. www.locandadelpilone.com Arrivando nel Barbaresco, a Treiso per l’esattezza, potrete entrare nell’elegante mondo de La Ciau del Tornavento, di Maurilio Garola e Nadia Benech. Lui estroso e immaginario chef, lei razionale e olfattiva sommelier a 5 stelle. Polentina e foie gras di fegatini di pollo e nocciola, Cosciettine di rana fritte alle erbe, Plin al fieno maggengo e tanto altro della tradizione presentati in maniera forbita e gustosissima, sempre accompagnati da Barolo e Barbaresco da urlo. La loro cantina infatti è come una mostra d’arte, da esibire e vantare in tutto il mondo. www.laciaudeltornavento.it A qualche chilometro c’è Villa d’Amelia a Benevello, confortevole relais e ristorante gourmet in mano allo chef Damiano Nigro. Una cucina molto intelligente, intrigante e dai gusto chiari e ben definibili. Il Civet di gamberi con polenta, i Ravioli di mortadella in brodo di salmone, Crema di patate e nocciole con capasanta cruda, Agnello e gratin di cardi con palline fritte d’aglio e leggera bagna caoda: splendidi esemplari di fusione tradizione-innovazione. Se si chiede allo chef un menu al buio, Damiano Nigro accetterà la sfida e vi sbalordirà con piatti davvero interessanti. www.villadamelia.com Attraversando il carontico fiume Tanaro e facendo un bel salto nell’altra zona d’eccellenza, il Roero, arriviamo All’Enoteca di Canale, dello chef Davide Palluda. Eclettico cuoco sempre sorridente e festante, propone una cucina fresca, giovane e molto entusiasmante: il Fassone dalla testa ai piedi, le Cappesante e animelle scottate, porcini e pompelmo rosa e le verdure dell’orto personale sono inni alla gastronomia piemontese e italiana. Grandi bottiglie possono accompagnare le pietanze in qualsiasi momento, grazie alla saggezza enologica della sorella Ivana Palluda. www.davidepalluda.it Infine andiamo nel capoluogo di provincia, al ristorante Delle Antiche Contrade a Cuneo. Lo chef Luigi Taglienti è giovane, scatenato e non perde mai l’occasione per far assaggiare le sue nuove creazioni culinarie. I Ravioli di coriandolo, lattume di tonno e burro salato, l’Acciuga in carpione sferica, il Fegato grasso all’italiana, l’Uovo alla coque con caffè, sedano rapa e tartufo bianco sono piatti molto creativi e davvero eccezionali. Andare nel ristorante del patron Giorgio Chiesa significa sperimentare e rilassarsi allo stesso tempo nella saletta privata, un luogo magico accanto alla cucina in cui lo stesso Luigi Taglienti porta i piatti come un provetto cameriere. www.antichecontrade.it

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