Menù del ristorante “Dal Pescatore” di Antonio e Nadia Santini

I Santini, sono padroni di casa perfetti, cordiali e pieni di attenzioni, professionali e sempre presenti, ciascuno al suo “posto di manovra”. Andare da loro è sempre un’esperienza indimenticabile. Proprio come l’Astice in gelatina di Champagne, caviale Ossetra Royal Petrossian, anguilla in carpione al profumo di agrumi o il Risotto Vialone nano coltivato nei fertili dintorni di Mantova, con carciofi di Sardegna e pistilli di zafferano dell’orto,dove nonna Bruna ha piantato i bulbi di “crocus” che a fine settembre la mattina presto raccoglie e mette ad essiccare all’ombra.

Come il superbo Cappello da Prete di manzo al Barbera e polenta gialla Belgrano macinata a pietra o la Torta di amaretti con le variazioni sul cioccolato Grand Cru Guanaja 70% Valhronà. Per non parlare dei mitici tortelli di zucca, così gialli perché nella pasta ci sono più tuorli che albumi: 30 per ogni chilo di farina.

Ci sono piatti presenti tutto l’anno e sono quelli della tradizione come tortelli di zucca, agnolini in brodo, gras pistà, frittata con le erbe, cappello da prete al barbera e polenta, anguilla alle braci.

Ma siccome “la cucina cammina con l’uomo, si modifica e cambia per adattarsi alle esigenze del nostro tempo”, la proposta varia e si arricchisce. Basato sulla stagionalità, il menu alla carta è concepito con 6-7 antipasti caldi e freddi seguito da primi piatti di paste, zuppe e risotti.

Nella seconda parte ci sono 2-3 piatti di pesce di fiume o di mare, ma sono più frequenti le carni, combinate con ingredienti di stagione. I formaggi sono italiani, i dessert di tradizione locale e in cantina c’è il meglio dei vini italiani, una selezione di grandi cru francesi e alcune curiosità da zone enologiche sparse nel pianeta.


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