L’accoglienza friulana della tenuta “Al Cacciatore della Subida” in provincia di Gorizia

Sapori di confine, in un luogo della memoria dove le mille suggestioni che arrivano dalla gastronomia friulano-veneta, slovena e austriaca vengono rielaborate e proposte con raro equilibrio, senza nulla concedere alle mode effi mere e senza tradire il passato. Interpretandone l’anima, si potrebbe forse dire.

Sui rilievi del Collio Goriziano, appena fuori Cormòns (GO), il ristorante “Al Cacciatore della Subida” rappresenta al meglio lo spirito di queste terre di confi ne, da sempre crogiolo di popoli e punto d’incontro fra civiltà mediterranee e mitteleuropee. Una cucina resa attuale - e questa è l’alchimia che ti conquista - senza aver perso la sua origine, una cucina che ha saputo rendere nobile la semplicità della tradizione.

Ma a rendere veramente unico questo luogo è il senso dell’ospitalità di Joško Sirk e della moglie Loredana, affiancati ora dalla figlia Tanja, che dalla madre ha preso il sorriso aperto e dal padre il perfezionismo quasi maniacale nel fare qualsiasi cosa, sia che si tratti di presentare agli ospiti la preparazione di un piatto in menù, o che si tratti di illustrare i luoghi da scoprire nei dintorni seguendo il confine che, serpeggiando fra i colli, separa l’Italia dalla Slovenia, magari a bordo di una Vespa color “giallo Ribolla”, che viene messa a loro disposizione.

La Vespa è una delle tante, piccole e grandi attenzioni, con cui i Sirk accolgono gli ospiti: un amaro alle erbe dagli ingredienti segreti che viene regalato, in senso beneaugurale, alle signore; le biciclette messe a disposizione per andare alla scoperta del Collio;

l’organizzazione di escursioni a cavallo o di visite e degustazioni in cantina (in un raggio di pochi chilometri si trovano alcune fra le più prestigiose aziende italiane, come Toros, Gravner, Russiz Superiore, Schippetto); i raffinati oggetti di artigianato selezionati per uno shopping inusuale; la prenotazione del green nel vicino campo da Golf di Capriva; e altro ancora.

«Se qualcuno è incuriosito dai nostri piatti, organizziamo piccoli corsi di cucina, e io stesso accompagno quando posso i nostri ospiti (sopratutto in moto, di cui sono appassionato) lungo le strade segrete di questa nostra bella terra di confine, dove c’è fortunatamente ancora molto da scoprire» racconta Joško.

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