“Al Sorriso”: ospitalità e cucina stellata sul lago D’Orta

Entrando “Al Sorriso” ci si stupisce di non imbattersi subito nella solita reception, ma in un ambiente intimo e raccolto come un salotto di casa, arredato con comode poltrone chester in pelle capitonnè, un bel tappeto persiano, un mobile bar, una vetrinetta in radica piena di ninnoli, felci, kentie, ficus e tanti fiori freschi dappertutto.

È il primo segno dell’accoglienza calda e informale che i padroni di casa riservano agli ospiti, aprendo loro le porte del “salotto buono”. Una scala conduce alla minuscola reception, ad un altro salottino con balconata affacciato su quello sottostante e alla sala ristorante.

Tavoli rotondi apparecchiati con cura e circondati da classiche poltroncine imbottite, tappeti pregiati e una profusione di argenti antichi e preziose porcellane d’autore rendono l’ambiente elegante e raffinato.

Una credenza e una cassapanca d’antiquariato e delicate stampe botaniche alle pareti, lo rendono intimo e familiare. Salendo ancora si raggiungono le camere, solo otto ben arredate e confortevoli, a disposizione degli ospiti che desiderano prolungare i piaceri della tavola con quelli di un sonno ristoratore, nel silenzio e nella tranquillità.

Dal piano terra si scende in un altro salotto con poltrone in pelle intorno al camino, per concedersi un dopo cena in relax, magari sorseggiando uno degli ottimi distillati del padrone casa. Un po’ appartato c’è anche un grande tavolo ovale che viene allestito per cene di lavoro o occasioni particolari.

Luisa e Angelo fanno di tutto perché il loro ospite possa davvero sentirsi a suo agio, in un’atmosfera serena e domestica. «La cucina stellata non basta - dicono - non basta il fatto che i prodotti arrivino dalle nostre terre novaresi, che le carote e le zucchine siano quelle del nostro orto, che le patate di un contadino della Val Formazza.

Noi gli apriamo la nostra casa, vissuta e arredata con il nostro gusto e il nostro stile, con le nostre cose in giro. Lo invitiamo a fermarsi, a prendersi il suo tempo e restare un po’ con noi ad assaporare con calma il cibo e l’atmosfera».

E infatti sono tanti quelli che ritornano, anche famosi come Mike Bongiorno che veniva spesso e si tratteneva volentieri, come il Re Costantino di Grecia che proprio qui “Al Sorriso” si è innamorato della cucina italiana. Li accolgono tutti da tanti anni con lo stesso calore che riservano gli amici.

Quattro chiacchiere in salotto prima di accompagnarli al tavolo, qualche suggerimento sul piatti e sui vini, con calma e pazienza. «Per noi l’accoglienza è anche l’atmosfera che si respira - dicono - quell’insieme indefinibile di gesti e sorrisi, il modo di disporre i fiori, i soprammobili o i quadri.

È quel qualcosa che va oltre il servizio impeccabile e la cortesia professionale, quella sorta di cordialità spontanea che fa parte del nostro modo di fare e che ci piace identificare con la filosofi a dei famosi “Cinque C” di Relais & Chateaux: cortesia, charme, carattere, calma e cucina al top naturalmente»

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