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Vini Veneto: Breganze Doc

Tra i vini Veneti, un bianco autoctono del vicentino: il Vespaiolo.
Prima di Pasqua  “Asparagi& Vespaiolo” è la rassegna gastronomica che si tiene ogni anno a Bassano del Grappa (Vi) la mia città natale. Degli asparagi si parla sempre di più, ma il Vespaiolo rimane ancora in ombra. Conoscerlo meglio ci serve per dargli il giusto valore. Oggi sta diventando fondamentale il ritorno alle nostre tradizioni e alla valorizzazione dei prodotti locali, esaltare il nostro territorio e le particolarità dei prodotti regionali è la nostra missione, io cercherò di farlo sempre, parlando di vino che è la mia passione. Il Vespaiolo è un vino bianco prodotto dalla varietà di uve Vespaiolo, coltivata nella zona di Breganze (da qui Breganze Doc) in provincia di Vicenza. Il nome Vespaiolo deriva dal fatto che l’uva esercita un’attenzione particolarissima sulle vespe, che spesso tagliano la buccia per estrarre il nettare presente nell’acino creando seri danni al raccolto. Sembra che sia il profumo dell’uva ad attirarle ma anche l’alto contenuto in zuccheri del succo richiama questi insetti. Si dice che l’uva Vespaiola è stata portata a Breganze dai monaci Benedettini, essendo coltivata solo in un’area delimitata della provincia di Vicenza è diventato negli anni una varietà autoctona. La diffusione avviene grazie ai nobili Veneziani in tempi successivi, con i loro banchetti ricchi dei migliori prodotti enogastronomici  della regione. In realtà si è sempre parlato poco di questa uva che ha ottenuto il  riconoscimento Doc nel 1968, una  tra le prime in Italia che si inserisce tra le varietà tutelate. Il processo di vinificazione viene fatto a contatto con le bucce, garantendo l’estrazione dei terpeni, le sostanze aromatiche che conferiscono al vino una maggiore complessità gusto-olfattiva. Viene eliminata la fermentazione malolattica che snaturerebbe le caratteristiche del vino, ma si prevede invece al termine della fase fermentativa una sosta sulle fecce fini, per due mesi, con frequenti batonage senza venire a contatto con l’aria, questo processo aiuta ad accrescere il volume in bocca e la struttura del vino. Il Vespaiolo si può considerare uno dei vini simbolo del Vicentino. Un’identità caratterizzata dai profumi fruttati: albicocca, nespola, pompelmo rosa freschissimo, fiori di acacia e fiori di mandorlo con una nota minerale che lo rende particolarmente fine. Al gusto è un vino secco con un basso apporto alcolico, 11%-12% sul filo del rasoio nell’equilibrio tra durezze e morbidezze, un finale piacevolissimo con un ritorno di albicocca, una punta  di mandorla, lievemente citrino. Un vino giovane di facile beva, accompagna i gusti decisi e contrasta l’untuosità dei condimenti perfetto per gli abbinamenti ai piatti più tipici della gastronomia locale: uova e asparagi di Bassano o baccalà alla vicentina. Scritto da Alice Bresolin
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