Luoghi e Itinerari

Un viaggio nella Calabria gourmet

In questo viaggio enogastronomico ci facciamo condurre da un giovane chef di talento, Gennaro Di Pace, alla scoperta di luoghi e mete gourmet nella terra di Calabria, partendo dall'alto, dalla terra di confine con la Basilicata.

 In Calabria si respira aria di fermento, e adesso si può realmente parlare di vero fermento! Comincio a parlare della parte in cui vivo e lavoro con la mia Osteria Porta del Vaglio, da poco rivisitata con opere di una grande artista di Arte contemporanea che è Claudia Zicari. Ci troviamo nella parte che considero Nord, cioè la parte del Parco Nazionale del Pollino comprendendo la Piana di Sibari. Qui è il massiccio del Pollino a farla da padrona dividendo la Basilicata dalla Calabria con le vette più alte della regione e offrendo prodotti unici, come il fagiolo bianco di Rotonda D.O.P, anche se è in Basilicata per pochi metri, La melanzana rossa di Rotonda (anch'essa di terra lucana) che si può gustare sempre a Rotonda Da Peppe, ambasciatore di tali prodotti, o la lenticchia di Mormanno, queste ultime prodotte anche dai proprietari di una tipica osteria di paese Osteria del Vicolo a Mormanno.  

Alle pendici del Pollino si trova Castovillari dove Pinuccio e Gaetano Alia sono più che conosciuti con la loro locanda. Percorrendo poco più di dieci km si arriva a Saracena,conosciuto come il Paese del Moscato Passito di cui si hanno notizie millenarie, richiesto persino sulla tavola di Papa Pio IV e citato in diversi trattati enologici dell' '800. A tale proposito voglio ricordare due ottime cantine già premiate e riconosciute su le più importanti guide: Cantine Viola e Feudo dei Sanseverino.  

Ed è proprio in questo paese che decido con grande coraggio di aprire il mio ristorante lasciando il nome che già inizialmente aveva, e utilizzando sempre materie prime del territorio, ma offrendo una cucina nuova e in evoluzione, che si allontana un bel po’ dallo stereotipo dell’Osteria! Sempre a Saracena si parla di una grande produzione di olio extra vergine d'oliva, tra cui l'olio della famiglia Bloise "La Goccia Pura". Per saperne di più su Saracena e la sua storia puoi consultare il mio sito. Da visitare inoltre c’è Il Piano di Novacco un altopiano naturale a 1315 m d’altezza. Spostandoci verso il versante ionico si arriva sulla Piana di Sibari e qui si scopre una delle nuove realtà di evoluzione territoriale: Il riso della Piana di Sibari (la piana più vasta della Calabria). Per la prima volta questa regione inizia la sua produzione di riso, una delle aziende più importanti è Campoverde, che ne produce diverse tipologie come il Carnaroli bianco, integrale tondo e gange. Da questa stessa azienda, già nota per la produzione di pesche e per la nota centrale del latte, nasce Ferrocinto,azienda vinicola in via di grande sviluppo.

 

Dirigendoci leggermente più in là, si scorge Doria, un altro piccolo paesino dove si trova la Società Agricola Doria da visitare per il loro olio. Soffermandosi nella provincia di Cosenza, più precisamente a Camigliatello Silano, si può far tappa da Pietro Lecce alla Tavernetta dove qui, in pieno parco Nazionale della Sila, troviamo splendidi prodotti come il caciocavallo Silano, funghi, tartufi e il Manzo Podolico una delle razze più pregiate il cui latte, prodotto in brevi periodi e con grasso del 4,50% , viene trasformato in formaggi a pasta filata molto pregiati, tra cui lo stesso caciocavallo. 

 

Continuando la nostra discesa si arriva a Rossano Calabro con la sua storica azienda di liquirizia, la più conosciuta al mondo: Amarelli.  Nella piazza del vecchio Paese dal 1900 si scorge ancora la leggendaria Caffetteria Tagliaferri,da non perdere! Si arriva poi a Ciro', già conosciuta per il suo ottimo vino; qui la più conosciuta tra le aziende rimane Librandi, ma ne esistono tante altre, magari meno note, ma sempre di grandissima qualità come ‘A Vita, Sergio Arcuri, Cote di Franze, IGreco, e per mangiare tappa da Max. Ed eccoci arrivati a Strongoli e qui l'importante azienda Ceraudo si fa sentire, soprattutto con il suo Dattilo. 

 

Sull'altro versante, quello Tirrenico, scendendo da Maratea si arriva a Santa Maria del cedro: assolutamente da provare è Officine dei cedri per i sui prodotti basati su l'unicità di quest'agrume. Continuando il nostro percorso sino a Belmonte Calabro , troviamo l'azienda Colavolpe che da oltre 100 anni si occupa della lavorazione dei fichi secchi, cioccolatini, panettoni e panicelli. Sempre qui troviamo due dei più importanti prodotti territoriali: Il Gammune di Belmonte, presidio Slowfood e il fantastico Pomodoro di Belmonte, detto anche cuore di bue per la forma e l’assenza di semi.

 

Sullo stesso versante si passa per Amantea, uno dei tanti posti incantevoli, e sicuramente da ricordare c’è l'Azienda Agricola Sant'Anna dove si produce un ottimo formaggio caprino erborinato dal sapore unico. Arriviamo a Pizzo, conosciutissima per il suo gelato artigianale: il famosissimo Tartufo di Pizzo e in  cui  nel  1913, nasce la più importante azienda Calabrese, nota per il suo tonno: Callipo Group.

 

Giungiamo poi ad Acri dove Antonio Oliva, formatosi da Gabriele  Bonci (sì, il re della pizza al taglio romana), sforna dell’ottima pizza al taglio nella sua Pizzamore. A Catanzaro non si può non assaggiare l'alta cucina di Antonio Abbruzzino, e a Vibo Valentia L'approdo. Un altro grande posto e la Taverna Kerkira a Bagnara Calabra e anche Calabrialcubo a Nocera terinese. L’ Azienda agricola Fangiano, circondata da natura e relax, merita veramente d’ essere visitata: qui Marco Ferrini e sua moglie, anch’essi appena ritornati in patria, contribuiscono all'evoluzione enogastronomica di questa regione. A Palmi da De Gustibus e per finire il viaggio una bella birra da Malto Gradimento a Reggio Calabria con i migliori birrifici provenienti da tutto il mondo. Questa è solo una piccola parte di ciò che questa terra offre, ma mi va di ricordare che ci sono tante persone che contribuiscono e si impegnano tanto affinché questa "esplosione", questa diffusione consapevole dei prodotti e della cultura culinaria della propria terra avvenga il prima possibile!

 

L'io del racconto: Gennaro Di Pace – chef di Osteria Porta del Vaglio

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