Questo libro è una storia dei cuochi e ne segue l’avventura secolo dopo secolo, fino ai nostri giorni, fra testimonianze, ricette, cronache, aneddoti. Del cuoco professionista conta quel che sa fare e sono i piatti a parlare per lui, insieme ai riconoscimenti o alle critiche dei gastronomi.
Ma del cuoco-uomo poco si sa, del suo intimo e del suo modo di essere, girandolone, soldato di ventura, individualista, egocentrico, creativo e insieme curioso, un po’ artista e un po’ psicologo. Egli stesso non si è (quasi) mai raccontato. Fino ad anni recenti, quando è salito nella scala sociale per diventare un protagonista, spesso un imprenditore, un testimone.
A lui talvolta si guarda come a chi, in un mondo in rapido cambiamento, è affidato il futuro della cucina, che rappresenta per il nostro paese un punto di eccellenza e di immagine. Con tutte le responsabilità che ne conseguono e richiedono non solo conoscenze merceologiche, abilità, tecnica, ma anche impegno, applicazione, scienza e senso del limite.