«C’erano tavoli che partivano da qui e arrivavano fino là in fondo, gente ovunque, cuochi da ogni parte e una grande nuvola di profumi che ci avvolgeva», hanno detto alcuni cuochi bergamaschi della Federazione rivolgendosi a Rosati e indicando tutta la zona del “Sentierone” dove si è svolta la cena BergamoxAmatrice.
«C’è tanta soddisfazione oggi - ha detto Rosati - perché questo dono premia i nostri cuochi che dal 24 agosto sono impegnati nei territori colpiti dal terremoto. Questo furgone ci permetterà di portare i volontari da Roma verso Amatrice. Ne faremo un grande uso perché nel campo dove siamo attualmente abbiamo confermato la nostra presenza fino a marzo, disposti a rimanere anche più a lungo se ce ne fosse bisogno. Dobbiamo ringraziare i cittadini di Bergamo, il Comune di Bergamo, Pentole Agnelli, Cucine in festa e i cuochi bergamaschi che in pochi giorni hanno creato un evento solidale di quella portata. In soli sei giorni sono riusciti ad allestire l’evento e a cucinare 18mila Amatriciane in una sera soltanto. È stato bello vivere quella serata da dove eravamo noi, Amatrice, ed è ancor più bello poter essere qui a Bergamo a ricevere il frutto di BergamoxAmatrice».
Il sindaco Giorgio Gori ha espresso soddisfazione per aver trasformato l’impegno dei bergamaschi in qualcosa di concreto: «È uno dei frutti dell’impegno che i bergamaschi hanno dimostrato - ha detto il primo cittadino - ma non il solo, perché tra BergamoxAmatrice e altre iniziative organizzate in città e provincia è stata raccolta una cifra ragguardevole. Questa, come abbiamo detto sin dall’inizio, vogliamo che venga spesa in modo oculato e diluita nel tempo in modo che possa davvero essere un sostegno concreto per le popolazioni terremotate. Non vogliamo che vengano sprecati fondi così preziosi».